011 568 3865 info@centrocmrtorino.it 09:00 - 13:00 | 14:00 - 18:00

STERILITÀ O INFERTILITÀ MASCHILE E FEMMINILE

Quando un uomo e/o una donna non sono in grado di contribuire al concepimento

Quando un uomo e/o una donna non sono in grado di contribuire al concepimento in maniera irreversibile si parla di sterilità; quando parliamo d’infertilità invece intendiamo l’incapacità di una coppia a procreare in assenza di fattori di sterilità irreversibili.

Spesso, anche in ambiente medico, i due termini sono confusi tra loro.

L'International Council on Infertility Information Dissemination (INCIID, Consiglio Internazionale per la Diffusione di Informazioni sull'Infertilità) definisce una coppia sterile se non si arriva al concepimento dopo un anno di tentativi (tempo ridotto a 6 mesi, nel caso di una donna ultratrentasettenne).

La sterilità maschile e femminile può essere definita primaria, quando ci si riferisce a persone che non sono mai state in grado di concepire, mentre si parla di sterilità secondaria quando l’impossibilità riguarda il concepimento di un secondo od ulteriore figlio, dopo aver concepito e/o portato a termine una normale gravidanza.

La fertilità femminile è all'apice intorno ai 23 anni, in lenta diminuzione fino ai 30 anni, per poi decrescere rapidamente dai 30 ai 35 anni, nelle età successive crolla progressivamente fino ai 45 anni.

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, organo del Ministero della Salute, in una relazione in materia di Procreazione Medicalmente Assistita dell’aprile del 2017, si riscontrano i seguenti fattori d’infertilità:

Percentuali Fattori di Infertilità

STERILITÀ/INFERITILITÀ FEMMINILE IN ITALIA

Dal punto di vista medico (e in ordine di frequenza) la sterilità/infertilità femminile può essere distinta nelle seguenti forme:

Sterilità/infertilità endocrina
Rappresenta circa il 6% dei casi di sterilità/infertilità femminile e significa che la donna ha alterazioni del ciclo ovulatorio.

Sterilità/infertilità tubarica
Rappresenta il 9% di tutte le cause femminili di sterilità/infertilità, ed è relativa alla mancata integrità anatomica e/o funzionale della tuba, requisito indispensabile per un suo corretto funzionamento. Questo caso rappresenta una delle principali indicazioni a un ciclo di fecondazione in vitro (FIV).

Sterilità/infertilità cervicale
Legata alla scarsa qualità del muco cervicale, il quale dovrebbe essere permeabile allo sperma, poco prima dell’ovulazione, agendo, per contro, da barriera al passaggio degli stessi e dei germi al di fuori del periodo ovulatorio. Una possibile soluzione è rappresentata dall’inseminazione intrauterina (IUI).

Sterilità/infertilità uterina
Rappresenta circa il 5% - 10% dei casi. Essi sono costituiti da anomalie congenite, aderenze da precedenti raschiamenti, crescita di fibromi o polipi e più raramente da infezioni.

Sterilità/infertilità vaginale
Dipende da alterazioni a livello vaginale e riconosce sostanzialmente tre cause:

  • Malformazioni
  • Dispareunia
  • Vaginismo psichico

In questi casi particolari, è essenzialmente dovuta a un rapporto sessuale ostacolato o da una deposizione anomala del seme in vagina.

Sterilità/infertilità immunologica
Questa è determinata dalla presenza di anticorpi anti-spermatozoi che sono in grado di interferire con la fertilità immobilizzandoli e impedendone la risalita nel canale cervicale. Una soluzione a questo problema può essere l’inseminazione intrauterina (IUI).

STERILITÀ/INFERTILITÀ MASCHILE IN ITALIA

Si parla di sterilità maschile quando il seme non è in grado di fecondare l'ovocita, possiamo suddividerla in tre categorie:

Pre-testicolari
Riguardano soprattutto le patologie a carico dell’ipotalamo e dell’ipofisi, il che determina un deficit nella secrezione di gonadotropine, con conseguente mancato sviluppo dei caratteri sessuali. Se ciò avviene dopo la pubertà, si potrà giungere a ipotrofia testicolare.

Le cause pre-testicolari sono:

  • Problemi endocrini, es. diabete mellito, sindrome di Cushing, disordini della tiroide
  • Disordini ipotalamici, es. Sindrome di Kallmann
  • Iperprolattinemia
  • Ipopituitarismo
  • Ipogonadismo a vario titolo
  • Criptorchidismo
  • Cause psicologiche
  • Intossicazioni da droghe, alcool, sostanze chimiche, uso di alcuni farmaci (antidepressivi SSRI, neurolettici...)
  • Avitaminosi (in particolare la carenza di acido folico)
  • Irradiazione con raggi x o gamma
  • Fonti di calore che elevino la temperatura testicolare in modo costante e continuativo

Testicolari
Si tratta di patologie congenite o acquisite a carico dei testicoli e riguardano la produzione degli spermatozoi all'interno dei testicoli.

I danni di tipo testicolare possono essere causati da:

  • Varicocele
  • Criptorchidismo
  • Orchite
  • Torsioni del funicolo
  • Anomalie genetiche
  • Cancro testicolare
  • Fattori ambientali
  • Aplasia delle cellule germinali
  • Stile di vita

Post-testicolari e peniene
Comprendono le malformazioni, acquisite o congenite, delle vie seminali e delle ghiandole annesse e riguardano il trasporto degli spermatozoi dai testicoli all'esterno.

Le Cause post-testicolari e peniene sono:

  • Ostruzione del Dotto deferente
  • Infezione, es. prostatite
  • Eiaculazione retrograda
  • Ipospadia
  • Impotentia coeundi
  • Disfunzioni o malformazioni del pene

L'esame principale da eseguire è lo spermiogramma. Quest’analisi include principalmente il conteggio degli spermatozoi, la misura della loro motilità e della loro morfologia al microscopio.

La produzione di pochi spermatozoi è detta oligospermia, l'assenza di spermatozoi azoospermia.

Una produzione quantitativamente sufficiente ma con scarsa motilità è detta astenozoospermia.

Una produzione di spermatozoi con caratteristiche morfologiche inferiori alla norma è detta teratozoospermia.

Per impotentia generandi s’intende l'impossibilità di procreare pur essendo in grado di avere un normale rapporto sessuale, mentre per impotentia coeundi s’intende l'impossibilità di portare a compimento il coito. In questo caso l’uomo è però in grado di generare attraverso tecniche di fecondazione assistita.